Pirite


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La Pirite: curiosità e caratteristiche

La pirite (simbolo Py) è composta, in massima parte, da disolfuro di ferro. Il suo nome è di origine greca e proviene da pyros, fuoco. L’appellativo si deve al comportamento che ha la pirite quando viene colpita da alcuni metalli: emette scintille.

Caratteristiche della pirite

piriteL’aspetto della pirite è caratterizzato da cristalli ottaedrici, pentagonododecaetrici e cubici e, a volte, le facce sono striate longitudinalmente. La sua durezza si aggira attorno a 6/6,5 della scala Mohs e il suo peso specifico è di 5,1. È un minerale opaco e , se si osserva attentamente, è possibile vedere dei riflessi verdastri che tirano al giallo ottone con tendenza al grigio e al giallo oro.

È possibile trovarla in qualsiasi tipo di roccia anche se la sua origine è più di tipo magmatica. I più grandi giacimenti di pirite si trovano in Spagna e in Giappone, ma si trova, in quantità minori, anche in altri paesi europei, compresa l’Italia. Tra le varietà di pirite più conosciute c’è la bravoite che contiene un’elevata percentuale di nichel e la ballesterosite ricca di zinco e stagno.

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Curiosità sulla pirite

Attorno alla pirite girano molte leggende e credenze, a partire proprio da quelli che gli diedero il nome: gli antichi Greci. Essi erano convinti che all’interno della pirite ci fosse veramente del fuoco e la utilizzavano per forgiare amuleti protettivi oppure a scopi terapeutici, proprio per riscaldare il corpo e ridonare energia.

A causa del suo colore molto simile all’oro, nei tempi andati, spesso veniva confuso con il piritenobile metallo tanto che, in particolar modo nel Medioevo, era conosciuto anche come “l’oro degli stolti”.

Grazie alla sua elevata facilità di ossidazione, la pirite si utilizza anche per la produzione dell’acido solforico, mentre le sue ceneri, nei periodi in cui scarseggiava il ferro, erano utilizzate dall’industria siderurgica.

I francesi la considerano la pietra della salute fin dal Medioevo, tempo in cui era considerata molto importante perché simile all’oro e fonte di calore. Non solo! Sempre secondo il popolo oltralpe, aiuterebbe a ritrovare la memoria positiva del passato e a individuare il momento esatto in cui una malattia ha avuto inizio.

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I poteri della pirite, però, non finiscono qui! Sarebbe un ottimo antidolorifico; aiuta la circolazione sanguigna; combatte la febbre, le infiammazioni e gli stati di debolezza; sviluppa la forza; aumenta le difese immunitarie; cura i crampi allo stomaco e aiuta a digerire; combatte le patologie a carico dell’apparato respiratorio. Anche psicologicamente la pirite ha il suo influsso poiché aiuterebbe a prendere coscienza di sé e della natura. Così come facevano gli antichi Greci, si può indossare come amuleto e porterà ottimismo ed energia positiva. È importante ricordare, però, che la pirite non va portata a contatto con la pelle perché potrebbe creare irritazione. Meglio conservarla in una tasca o nella borsa, all’interno di un sacchettino di stoffa di cotone. Il calore della pelle, infatti, potrebbe far fuoriuscire il solfuro di ferro e creare problemi all’epidermide. È meglio non farla entrare in contatto con l’acqua e, in caso succedesse, si deve immediatamente asciugare.

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