Le pietre preziose più adatte per realizzare orecchini pregiati

Aprile 11, 2018

Gli orecchini, fin dall’antichità, sono considerati un ornamento di bellezza irrinunciabile per le donne. I più pregiati vengono realizzati con pietre preziose, ovvero minerali rari, che hanno acquistato nel tempo un valore intrinseco, legato anche alle loro straordinarie proprietà fisiche, tra le quali la durezza, la lucentezza, la trasparenza, il colore e la densità.

La pietra preziosa giusta per ogni look

É possibile scegliere tra un’infinità di pietre preziose per i propri orecchini da indossare ogni giorno, l’importante è tenere conto del tipo di abbigliamento, ma anche della propria carnagione e del colore dei capelli, al fine di apparire sempre appropriate e sofisticate. Di norma, per le pelli e le chiome chiare (castano chiaro, biondo e rosso) si consigliano le perle e le gemme di colore blu, verdi e viola. La gamma è molto ampia: turchese, acquamarina, berillo, ametista, zaffiro blu, tormalina verde-blu, fluorite, giada, malachite, amazzonite.

In caso di cute e capelli scuri, invece, le tonalità più adatte sono il rosso, il giallo, l’arancio, il verde, il rosa. Anche qui vi è l’imbarazzo della scelta: rubino, granato, peridoto, citrino, ambra, morganite, condrodite, corniola, topazio imperiale. Una pietra particolarmente preziosa, che si adatta a qualunque tipo di situazione e di estetica è il diamante. Infatti, non a caso è il migliore amico di tutte le donne, lo puoi trovare da Oropazzia gioielli.

Occasioni speciali

In caso di occasioni speciali, come party sofisticati o cene di gala, è sempre bene puntare su orecchini caratterizzati da gemme accattivanti e particolarmente preziose, come il diamante, ovvero carbonio cristallizzato, che si presenta in svariati colori, che vanno dal bianco puro al giallo. Esistono, tuttavia, anche i cosiddetti “fancy color“, che possono presentare qualunque tipo di colorazione (nero, rosso, blu, verde, rosa). Molto della lucentezza di questa incredibile pietra dipende dal taglio: il più famoso è quello a brillante, ma anche in questo caso la scelta è ampia (ovale, marquise, goccia, cuore, princess, ecc.).

Particolarmente interessante è il rubino, la varietà rossa del corindone, che si ritrova anche in meravigliose sfumature arancio, viola, rosa e porpora. La tonalità più rara è il rosso “sangue di piccione”, ma estremamente pregiati sono anche i rubini stellati o asterie, ossia quelli che, colpiti dalla luce, grazie a microscopiche inclusioni, danno vita in superficie ad una stella a sei raggi. Anche questa pietra è sottoposta a particolari tagli, che ne esaltano la bellezza. Altra varietà preziosa del corindone è lo zaffiro, che si presenta prevalentemente di colore blu, ma si ritrova anche in altre incantevoli colorazioni.

Infine, si ricorda lo smeraldo, ovvero la varietà verde del berillo, dal carattere ipnotico e sofisticato, che viene utilizzato spesso dai reali e dai nobili.

Pietre preziose eccentriche e multicolor

Per le donne che amano essere sempre al centro dell’attenzione e non disdegnano la mescolanza dei colori, la natura a messo a disposizione pietre preziose multicolor dal carattere eccentrico, che trovano spazio sulle orecchie femminili, assumendo forme e combinazioni differenti. Un ottimo esempio è costituito dall’alessandrite, la quale in condizione di luce naturale appare normalmente verde-blu, mentre se esposta alla luce incandescente risulta rossa. Interessanti sono anche le pietre che ripropongono il fenomeno dell’opalescenza, come la pietra di luna e gli opali, e dell’iridescenza, come la madreperla, la labradorite. Esistono anche gemme bicolori, ossia quelle che all’interno dello stesso cristallo ospitano due varietà differenti, come l’ametrina e l’ametista bicolore. Infine, si ricordano le gemme preziose che presentano inclusioni di elementi chimici estranei, che danno vita a suggestive ed irripetibili striature e bande colorate. In questo caso si ricordano i quarzi, che si classificano proprio in base alle inclusioni presenti nel cristallo, ma anche la sardonice e l’agata.

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